Valutazione: 5/5
Quale libro recensire per battezzare il sito, se non uno dei miei preferiti? Ho scelto questo perché la mia co-amministratrice non l’ha ancora letto, perciò mi sembra opportuno che Gabriela risolva tale mancanza prima della sua partenza per orizzonti lontani o della mia dipartita (è mia intenzione essere tumulata con i miei libri preferiti).
Allora, prima un breve riepilogo delle specifiche tecniche:
"Pomodori fritti al caffè di Whistle Stop" di Fannie Flagg
Pagine: 361
Anno di pubblicazione: 1992 (prima
ed. bompiani, 2003 ristampa bur )
Editore: Bur
ISBN: 9788817042024
Prezzo di copertina: € 10,00 (versione bur)
Trama:
Evelyn Couch (!), casalinga depressa dalle eroiche e selvagge doti nascoste, incontra Virginia Threadgoode (Ninny, per tutti) in una casa di riposo e rimane fastidiosamente colpita dalla loquacità pressante della vecchietta. Evelyn torna diverse volte a Rose Terrace, per accompagnare il marito dalla di lui orrenda madre, ma più volentieri di prima. La signora Threadgoode la intrattiene con delle storie, tutte ambientate nella medesima cittadina, Whistle Stop, che non è altro che una'insulso scalo ferroviario in mezzo del nulla (totalmente inventata, ma collocata geograficamente vicino Birmingham, Alabama). Le storie si incentrano sulla famiglia di suo marito Cleo, i Threadgoode, e al Café di Whistle Stop del quale è proprietaria Idgie T.
Idgie Threadgoode, la figlia più ribelle dei Threadgoode, s’innamora di Ruth Jamison. Ruth sta però per sposare Frank Bennet.
Dopo qualche tempo Idigie scopre che Bennett picchia la moglie incinta, quindi va a riprendere Ruth e la porta via dalla casa del marito. Finalmente assieme, nel 1929, decidono di mettersi in affari e aprire Il Caffé di Whistle Stop.
Queste storie di eroine ribelli, cuori maltrattati e nuove speranze non possono far altro che risvegliare in Evelyn una violenza distruttrice che si esprimerà in modi alquanto originali (che non sto qui a spiegarvi). Comincia a pensare a cosa vorrebbe dalla vita e anche a come ottenerlo.
Intanto a Whistle Stop arriva quel viscido di Bennett per riprendersi suo figlio, ma inspiegabilmente scompare (???????). Arriva un poliziotto della City (viscido pure lui) per indagare. I suoi sospetti si concentrano su Idgie, ma la verità è ben lontana (e c'è chi direbbe "molto più succulenta").....
Fannie Flagg racconta della vita di una serie infinita di personaggi stravaganti (proprio come piacciono a me) che si possono incontrare nel caffè di Whistle Stop in un periodo che va dagli anni ‘30 agli
anni ’50 del xx secolo. Tra i più interessanti troviamo Idgie Threadgoode (cognome, a mio avviso, particolarmente interessante) e tutta la sua numerosa famiglia, che devono
sopravvivere ai capovolgimenti che il New Deal ha causato nella loro vita e in quella di tutta Whistle Stop (piccola cittadina dell’Alabama). Il locale di Idgie, gestito in comune con Ruth, è il centro di ritrovo per vagabondi, loschi figuri, minoranze e poeti. Non che possa attirare altro genere di clientela, visto il luogo in cui si trova…
La visione del mondo di Idgie e Ruth è così moderna da far accapponare la pelle (nel senso buono). Se siete razzisti o omofobi, o anche solo “buonisti”, questo libro non fa per voi. Dovrete accettare un amore a molti incomprensibile, un omicidio giustificato e morti disarmanti. Quello che ho trovato particolarmente geniale è che Fannie Flagg utilizza il passato per modificare il futuro e ciò avviene attraverso un altro personaggio che rappresenta un tramite tra la vita dei Threadgoode negli anni ‘30 e una donnetta insulsa e depressa di nome Evelyn Couch (“divano”) negli anni ’80. Questo personaggio è così invisibile nel passato che lo
vedrete meno di quanto pensiate, ma nel futuro è tutto: Ninny Threadgoode. La vecchietta dai capelli arruffati è ubicata, in pianta stabile, in una casa di riposo. Evelyn Couch la incontra nel climax della sua infelicità, perciò la vecchietta appare come la cosa più interessante con la quale le sia
capitato di parlare, non tanto per i suoi capelli (che probabilmente hanno colpito solo me), quanto per ciò che racconta del passato del caffè di Whistle Stop.
La storia non è narrata linearmente, ma salta da un periodo all’altro, da un anno all’altro, senza una regola. La cosa strabiliante è che non crea problemi di nessun genere, almeno a coloro che non sono affetti dalla sindrome del neurone solitario.
Questo è un libro profondamente simbolico e profondo. Non è uno di quei libri romantici, smielati o pieno di luoghi comuni. E’ scritto egregiamente e l’unico (tra tutti i libri di Fannie Flagg) in cui è trattato il tema dell’omosessualità, a lei particolarmente caro. E’ intelligente ed estremamente ironico (le risate sono assicurate una pagina si e una pure), lo stile di Fannie Flagg è unico e imparagonabile. L’unica pecca? Troppo breve. Io ho risolto comprando l’intera bibliografia della Flagg.
Personaggi notevoli:
Il mio personaggio preferito è Idgie, ma ho una particolare affinità mentale con Big George.
Ho sentito dire:
C'è qualcuno (che ha una particolare affinità mentale con i carciofi, probabilmente) che lo ha definito "romanzo per casalinghe depresse". Se vi incontrassi vi farei fare la fine di Bennett!!! Come si fa a definire un capolavoro del genere "romanzo per casalinghe depresse"?? Per Evelyn? E' un'eroina, su questo non c'è il minimo dubbio. E. L. James era una casalinga depressa (e repressa) ed è rimasta tale, ma non Evelyn. Cavolo!!!
Su Amazon danno 4,3 punti su 5
La ricetta dei pomodori verdi fritti (è alla fine del libro):
Ingredienti:
- 3 cucchiai di grasso di pancetta
- farina
- 4 pomodori verdi affettati
- latte
- uova sbattute
- sale
- pangrattato
- pepe
Procedimento: scaldate il grasso in una padella per friggere. Bagnate i pomodori nell'uovo sbattuto, quindi passateli nel pangrattato. Friggeteli fino a quando non saranno coloriti da entrambi i lati e sistemateli su un piatto. Per ciascun cucchiaio di grasso rimasto nella padella, aggiungetene uno di farina e mescolate bene. Quindi versate, sempre mescolando, una tazza di latte tiepido e lasciate cuocere finché la salsa non si addenserà, senza mai smettere di mescolare. Aggiungete sale e pepe a piacere. Versate sui pomodori e servite bollente.
Il meglio che c'è.
(Li ho fatti veramente, ma cambiando un po' la ricetta, lo ammetto)
Il film:
La Flagg è stata la sceneggiatrice, con un titolo leggermente modificato in "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno" (1991). Ci sono stati alcuni cambiamenti nella trama e molti tagli rispetto al libro (tra cui l'esistenza di molti personaggi secondari). In realtà, lo ammetto, ho prima visto il film e solo grazie a questo ho avuto voglia di leggere il libro. E' uno dei miei film preferiti perchè adoro la trama e devo dire che grazie alle pellicole anni '90 si è ottenuto quell'effetto "opaco" da campagna assolata che, almeno per me, rende tutto più bello. Ho sentito opinioni discordanti sul film, c'è chi lo ama e chi lo odia. Io l'ho adorato.
Fannie Flagg:
La geniale scrittrice di questo libro è divenuta la mia seconda preferita (si, ammetto, ho una classifica!!!), dopo JKR. E tutto grazie a questo libro. Dopo averlo letto, ho passato i mesi successivi ha pregare i miei in ginocchio per ottenere il numero della loro carta di credito per prendere l'intera bibliografia di Fannie Flagg su Amazon. E qui arriviamo ad un punto basilare: non è facile da trovare nelle librerie. Dovete andare in quelle ultra fornite delle grandi città. Lasciate stare la Feltrinelli di Roma e quella di Firenze che ho già spazzolato tutti i libri della Flagg che ho trovato.
La Flagg è lesbica e non ne ha mai fatto mistero: l'omosessualità è uno dei temi di "Pomodori verdi", ma solo in questo. Oltre l'omosessualità, c'è anche il razzismo (il Klu Klux Klan dilaga amorevolmente nel libro) nelle sue varie sfaccettature personificate.
Altri libri della Flagg:
La Flagg ha scritto anche un libro di ricette tipiche dell'Alabama (non è stato tradotto in italiano):
Francesca
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